A - E F - L M - Z  

A

Accumulazione (accumulation). I fondi ad accumulazione dei proventi prevedono il reinvestimento automatico dei guadagni realizzati, in modo da aumentare il valore della quota.

Alfa
(alpha). Alfa rappresenta il valore aggiunto che la gestione fornisce al fondo, cioè la componente di rendimento ottenibile da un titolo (o di un portafoglio) rispetto al rendimento realizzato dal mercato. Misura l'abilità del gestore nel generare rendimenti superiori al proprio indice di riferimento. Il coefficiente esprime l'attitudine di un fondo a variare indipendentemente dal mercato, in poche parole la capacità di generare rendimento anche nell'ipotesi in cui il rendimento del mercato sia pari a zero. Più alfa è elevato, maggiore è la capacità del gestore di battere il benchmark in modo costante. Quindi se alfa è positivo il fondo ha la possibilità di generare autonomamente reddito, mentre se alfa è negativo il fondo ha la tendenza a subire perdite indipendentemente dall'andamento del mercato.

= rendimento del fondo j
 = coefficiente Beta
 = rendimento del mercato

Alfa di Jensen.
E' definita come rendimento incrementale o extra rendimento che un fondo di investimento ha prodotto rispetto alla redditività che avrebbe dovuto offrire sulla base del suo livello di rischio sistematico.

= rendimento del fondo           = tasso risk free           = rendimento del benchmark          = beta del fondo

All-in-fee. Tale commissione copre tutte le spese derivanti dalla direzione del fondo e dalla gestione degli investimenti. Sono compresi i diritti di compravendita e di custodia dei titoli nonché tutte le altre spese (stampa dei prospetti, rapporti semestrali e annuali, spese dell'ufficio di revisione, pubblicazione dei corsi, diritti dell'autorità di vigilanza).

Analisi a quartili.
Questo tipo di Analisi, tipica dell'industria del risparmio gestito, consiste nell'ordinare tutti i fondi di una categoria per rendimento e successivamente dividere la classifica in quattro. Ogni parte così ottenuta è definita "quartile". Nel primo quartile ci saranno i migliori fondi e nell'ultimo i fondi con la peggiore performance. Completa l'analisi la misurazione e la valutazione della frequenza con cui un fondo si posiziona nei diversi quartili in più periodi di tempo.

Analisi a quintili.
E' l'analisi specifica che svolge CFS Rating per ogni singola categoria. Vengono ordinati i fondi per performance annuale e vengono suddivisi in cinque gruppi ognuno dei quali rappresenta il 20% della categoria. Se un fondo si posiziona nel primo quintile significa che ha ottenuto una performance relativamente buona, piazzandosi nel primo 20% della categoria. Viceversa, se un fondo occupa l'ultimo quintile, significa che, nel periodo di riferimento, ha ottenuto un rendimento poco competitivo, piazzandosi nell'ultimo 20% della classifica..

Analisi degli scenari
(scenario analysis). Analisi economica previsionale a medio lungo termine che ipotizza una serie di scenari futuri rispetto a una serie di variabili macro-economiche e finanziarie. Metodologia utilizzata anche per valutare in prospettiva la redditività di un istituto di credito.

Analisi di mercato
(market analysis). Espressione mutuata dal marketing, nella terminologia finanziaria ha assunto l'accezione di indagine effettuata sulle condizioni presenti e future di un'economia o di un'azienda. Prevede la raccolta, lo studio e l'interpretazione sistematica di tutti i fattori che influiscono su un determinato contesto economico. Il risultato viene utilizzato per confrontare diverse realtà omogenee, anche al fine di individuare possibili opportunità di investimento.

Analisi di portafoglio
(portfolio analysis). Valutazione dei beni mobiliari e di altre attività finanziarie detenuti da un investitore al fine di ottimizzare il rapporto rischio-rendimento in funzione dell'andamento dei mercati finanziari.

Analisi di regressione
(regression analysis). Metodologia che utilizza un insieme di tecniche statistiche che permettono di individuare il rapporto medio tra due o più variabili. Generalmente, viene applicata nelle previsioni del livello della domanda in relazione all'offerta.

Analisi di sensibilità
(sensitivity analysis). Studia la relazione che intercorre tra una grandezza economica e le variabili aziendali, individuandone il punto di equilibrio.

Analisi fondamentale
(fundamental analysis). Insieme di strumenti e modelli macro e micro economici che vengono applicati per valutare strategie di investimento, a partire da valutazioni e previsioni sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria di una società, sul suo potenziale di crescita e sul trend di settore.

Analisi quantitativa
(quantitative analysis). Metodologia statistica basata sull'individuazione di modelli matematici e statistici tra diverse grandezze economiche al fine di ottenere indicazioni quantitative sull'oggetto dell'indagine.

Analisi tecnica
(technical analysis). Insieme di strumenti di studio sui titoli o sui mercati finanziari tesi a individuare strategie di investimento. Viene svolta analizzando l'andamento storico di alcune variabili (prezzi, volumi, oscillatori…) per effettuare previsioni sull'evoluzione futura delle stesse variabili o sull'andamento generale del mercato. Strumento particolarmente efficace nelle decisioni operative e nel market timing. (vedi: Market timing).

Asset allocation
(allocazione degli investimenti). Per asset allocation si intende la ripartizione del capitale disponibile fra le diverse forme d'investimento (azioni, obbligazioni, mercato monetario), nonché tra le diverse valute e/o i diversi paesi. È il primo step della gestione di un fondo o di un portafoglio e si basa ampiamente su analisi macroeconomiche volte a prevedere l'andamento dei tassi di interesse e dell'economia in generale. Il passo successivo è quello dello stock picking, ovvero della selezione dei singoli titoli. (vedi: Fondo comune - Stock picking)

Asset-Backed Securities
(ABS). Obbligazioni garantite da un pool di valori mobiliari. Il pool genera gli interessi e i rimborsi parziali riconosciuti successivamente agli investitori in ABS. I valori patrimoniali utilizzabili sono, ad esempio, prestiti, obbligazioni o crediti commerciali. (vedi: Collateralized Bond Obligation)

Asset class.
(Classe d'attivo) Con questo termine si indica un insieme di attività finanziarie che sono caratterizzate da peculiarità comuni e che, in linea di massima, evidenziano simili rapporti rendimento/rischio. Le asset class più comuni e rappresentative sono: le azioni (equity), le obbligazioni (bond), la liquidità (cash), le valute, le Materie Prime (commodities) e gli immobili.

Assogestioni.
Nata nel 1984 come Assofondi, associazione delle società di gestione dei fondi comuni d'investimento, ha cambiato nome nel 1989 per assumere l'attuale denominazione. Riunisce le imprese espressamente autorizzate che svolgono attività di gestione del risparmio per conto terzi.

Attività
(asset). Termine generico che indica la proprietà o il possesso di un bene che possa esprimere un valore monetario. In ambito contabile e finanziario si distinguono le attività correnti (current assets), le attività fisse o reali (fixed assets), le attività finanziarie o liquide (liquid assets), le attività nette (net assets). Le attività correnti rappresentano un aggregato contabile utilizzato nella riclassificazione del bilancio delle aziende industriali; comprendono i crediti verso la clientela, le giacenze di magazzino, le disponibilità liquide e gli investimenti in attività finanziarie destinati ad essere monetizzati in tempi brevi. Le attività fisse sono le componenti di patrimonio di una società che non saranno convertiti in denaro durante il processo produttivo e comprendono i beni immobili, le immobilizzazioni tecniche e i costi di ricerca. Le attività liquide indicano quella parte di patrimonio aziendale costituite da investimenti mobiliari. In questa categoria rientrano gli investimenti in azioni, obbligazioni e titoli di Stato. Le attività nette rappresentano il valore che spetta agli azionisti e si ottengono dalla differenza tra gli investimenti totali e i finanziamenti. Tre le altre attività aziendali, rientrano anche le attività rischiose (risk assets), ovvero quegli investimenti il cui valore è soggetto a fattori esterni di rischio, quali le oscillazioni valutarie, la solvibilità di un debitore o i tassi di interesse.

B

Bear market. Nella terminologia dei mercati finanziari indica un mercato nel quale prevalgono movimenti ribassisti e sentimenti pessimistici.

Benchmark
(indice). È il termine con il quale viene indicato un indice o un portafoglio di riferimento. Generalmente la performance di un fondo o di una gestione viene valutata in riferimento al benchmark. Ovviamente perché il confronto abbia senso è necessario che le due grandezze siano comparabili.

Beta
. Il coefficiente Beta misura la sensibilità di un fondo alle oscillazioni del mercato di riferimento. Beta indica l'attitudine di un fondo a smorzare o amplificare l'andamento del benchmark. Se ß=1 siamo in presenza di un fondo che tende a replicare le variazioni del rendimento del benchmark; se ß<1 significa che il fondo assume un atteggiamento difensivo e limita le oscillazioni di mercato: se il mercato guadagna il fondo guadagnerà meno; al contrario se il mercato perde anche il fondo perderà ma in modo più contenuto. Infine se ß>1 il fondo adotta un atteggiamento aggressivo per cui le oscillazioni del mercato vengono amplificate sia in aumento che in diminuzione. (vedi: RischioTitolo).

 indice di correlazione tra il fondo j e il benchmark

 volatilità del fondo j
volatilità del mercato

Bond (obbligazione). È uno strumento di debito, che consente alle imprese di raccogliere fondi presso i risparmiatori sottoscriventi. Le obbligazioni sono caratterizzate da una scadenza, o maturità, e da un rendimento derivante dal prezzo di emissione e di quotazione e dalle cedole cui il titolo può dare diritto. Per la maggior parte delle obbligazioni esiste un mercato secondario: le obbligazioni costituiscono, dunque, un investimento di facile smobilizzo. I titoli di Stato sono obbligazioni emesse dal tesoro per il finanziamento del debito pubblico.

Book value
(valore contabile). È il valore di un bene o di un'attività iscritto nel bilancio di una società. Si ottiene sottraendo dal valore di acquisto la somma degli ammortamenti già operati, o, secondo un'altra pratica, è pari al valore di mercato del bene o dell'attività considerata. Questo termine in analisi finanziaria viene utilizzato per indicare il valore netto per titolo degli investimenti (net asset value), che si ottiene prima sottraendo dal totale delle attività le immobilizzazioni immateriali, le passività correnti e i titoli azionari privilegiati o a reddito fisso. Dividendo, poi, il valore ottenuto per il numero di obbligazioni o azioni, a seconda dello scopo della valutazione che si vuole perseguire. (vedi: Valore attuale nettoValutazione ai prezzi di mercatoTitolo).

Bull market
(mercato toro). Nella terminologia dei mercati finanziari, designa un mercato nel quale prevalgono sentimenti ottimistici degli investitori e movimenti rialzisti delle quotazioni.

C

Capital gain (plusvalenza). E' la plusvalenza, o guadagno in conto capitale, realizzata in occasione della vendita di un'attività finanziaria. E' la parte del rendimento totale ascrivibile alla differenza tra prezzo di acquisto e prezzo di vendita. Secondo la legislazione italiana i capital gains sono soggetti a tassazione. In particolare è data la possibilità di scegliere tra un regime di tassazione alla fonte (aliquota 12,5%) e un regime di tassazione che equipara il capital gain al reddito da lavoro (aliquota Irpef).

Capitalizzazione
(capitalization). Riferito a una società quotata in borsa, è il prodotto della quotazione di borsa dell'azione di quella società per il numero delle azioni esistenti.

Codice ISIN
(Isin code). E' un codice identificativo dei titoli mobiliari.

Collateralized Bond Obligation
(CBO). I CBO sono prestiti obbligazionari garantiti da un portafoglio costituito prevalentemente da obbligazioni negoziabili. Si tratta di una forma particolare di ABS (vedi:Asset-Backed Securities)

Collateralized Debt Obligation
(CDO). Prestito obbligazionario rappresentato da una forma particolare di ABS e garantito da un pool di titoli di debito generici. Pertanto i CDO includono anche Collateralized Bond Obligation(CBO) e Collateralized Loan Obligation (CLO). (vedi:Asset-Backed Securities)

Collateralized Loan Obligation
(CLO). Prestito obbligazionario rappresentato da una particolare forma di ABS e garantito da un pool di prestiti. (vedi:Asset-Backed Securities)

Commercial Mortgage-Backed Securities
(CMBS). I CMBS sono garantiti da un portafoglio di ipoteche su immobili ad uso commerciale (uffici, negozi, alberghi ed altri immobili utilizzati ai fini commerciali). Si tratta di una forma particolare di Mortgage-Backed Securities (MBS). (vedi: Mortgage-Backed Securities)

Commissione (load). E' il corrispettivo che il fruitore di un servizio finanziario deve pagare a chi fornisce il servizio. Esistono molti tipi di commissione: commissione di entrata, di uscita, per eseguito ecc.. Si distinguono inoltre commissioni fisse o variabili. (vedi: Commissione di gestioneCommissione di incentivoCommissione di uscitaCommissione di entrata - Commissioni di switch)

Commissione di entrata
(front end load). È la commissione che la società che amministra un fondo d'investimento fa pagare a chi ha sottoscritto nuove quote, come rimborso di parte delle spese di vendita del fondo stesso. (vedi: Commissione - Investimento pianoInvestimento minimo unica soluzioneCommissione di gestioneCommissione di incentivoCommissione di uscita  – Commissioni di switch)

Commissione di gestione
(management fee). È l'importo che il sottoscrittore di un fondo comune di investimento deve versare al gestore del fondo stesso come remunerazione del suo operato. In genere la commissione di gestione è calcolata come percentuale del patrimonio gestito e prelevata dal patrimonio del fondo. (vedi: CommissioneFondiCommissione di incentivoCommissione di uscitaCommissione di sottoscrizione - Commissioni di switch)

Commissione di incentivo
. Dette anche commissioni di performance (performance fee). Rappresentano una sorta di premio per il gestore del fondo che si è rivelato abile nel far si che il rendimento del fondo superasse una certa soglia, molto spesso rappresentata dalla performance dell'indice di riferimento del fondo stesso. Esempio: un fondo ha una commissione di incentivo pari al 20% dell'overperformance rispetto al benchmark; il fondo in un anno ha reso il 30% mentre il benchmark il 10%. Il gestore viene premiato trattenendo il 20% della differenza dei rendimenti (30% – 10%), per cui il 4%. Il rendimento finale del fondo di cui beneficerà il risparmiatore sarà quindi pari a 30% - 4%, cioè 26%. (vedi: Commissioni di switchCommissione di gestioneCommissione di entrataCommissione di uscitaCommissione —- Performance)

Commissioni di switch
. Le commissioni di switch sono le commissioni pagate dall'investitore al momento del passaggio da un fondo ad un altro, appartenente alla stessa societa' di gestione; tali commissioni possono riguardare il fondo in cui si entra in seguito allo switch (switch in entrata), o il fondo da cui si esce (switch in uscita). Le commissioni di switch possono essere stabilite come un importo fisso o in percentuale dell'ammontare investito. Non tutti i fondi prevedono commissioni di switch; alcuni, inoltre, applicano questo tipo di commissioni solo nel caso di passaggio ad un fondo con commissioni di sottoscrizione piu' elevate rispetto al fondo di partenza. (vedi: CommissioneFondi - Commissione di gestioneCommissione di incentivoCommissione di uscitaCommissione di sottoscrizione)

Commissione di uscita (back end load). Commissione pagata dal titolare di un fondo comune di investimento aperto nel momento in cui avanza la richiesta di rimborso delle quote del fondo comune possedute. (vedi: Commissione - Fondo comune - Commissione di incentivoCommissione di gestioneCommissione di entrataCommissioni di switch)

Copertura
(hedge). Indica le operazioni che consentono di proteggere il portafoglio dal rischio finanziario. Per esempio un investitore che detiene azioni in portafoglio può ripararsi dal rischio di una discesa del mercato azionario vendendo contratti future sull'indice di Borsa corrispondente. (vedi: Rischio)

Core portfolio.
Il Core Portfolio è quella parte del portafoglio di un fondo a copertura (dinamica) destinata a proteggere il capitale. Di norma, il patrimonio del Core Portaolio è investito in obbligazioni, in strumenti del mercato monetario nella moneta di riferimento del fondo.

Corporate.
Aggettivo utilizzato per identificare i titoli di debito emessi da società per azioni, le cosiddette corporation. (vedi: Fondo comune obbligazionario).

Correlazione.
Coefficiente che quantifica la simmetria dell'evoluzione dei prezzi di diverse categorie o strumenti d'investimento. Il coefficiente di correlazione contempla valori tra l'"1"(massima corrispondenza) e il "—1" (quando investimenti e benchmark si muovono in direzioni opposte). Una correlazione uguale a 0 indica che non esiste alcun legame tra le evoluzioni dei due investimenti.

Curva dei rendimenti
(yield curve). Rappresentazione grafica dei rendimenti dei titoli obbligazionari con varie scadenze. La curva viene tracciata collocando la durata residua del titolo sull'asse orizzontale e il rendimento su quella verticale. Una curva che presenta i rendimenti a lungo termine maggiori rispetto a quelli a breve viene detta positiva, mentre quella in cui i rendimenti a breve sono superiori a quelli a lungo termine viene definita invertita. (vedi: Lungo termine - Titolo)

D

Declassamento (downgrading). Revisione, in senso negativo, operata da una società di rating del grado di affidabilità creditizia attribuito a un'emittente di titoli azionari e obbligazionari, che può essere un'azienda o uno Stato sovrano. Il rating influisce sul costo del denaro per l'emittente. (vedi: Rating)

Deviazione standard.
E' una misura del grado di dispersione dei rendimenti rispetto alla loro media evidenziando, in termini quantitativi, la "volatilità" di un investimento o di un mercato. La deviazione standard è il principale indicatore statistico di volatilità poichè esprime in modo chiaro il concetto di incertezza degli investimenti. Tuttavia, misurando la volatilità sia verso l'alto rispetto alla media, che quella verso il basso, fornisce una rappresentazione neutra del rischio in quanto, stante le caratteristiche proprie, la deviazione standard non permette di quantificare la volatilità negativa che è quella sgradita dall'investitore; per tale ragione deve essere integrata con quegli indicatori che consentono di percepire la volatilità come rischio di perdita e non come opportunità di guadagno. (vedi: Volatilità)

Downside Risk E' una misura di rischio simile alla deviazione standard. A differenza di quest'ultima, però, il downside risk considera solo la volatilità generata dai movimenti al ribasso dell'attività finanziaria su cui è calcolato. (vedi: Indice di Sortino)

= Excess Return del fondo j


Duration
. È un indicatore di rischio e stima la durata media finanziaria di uno strumento finanziario tenendo conto dei flussi di cassa attualizzati. Maggiore è la duration, maggiore è la possibilità che il prezzo venga influenzato da una variazione dei tassi. Dunque è un indicatore del grado di rischio dell'investimento.

t = periodo in anni                FC = flusso di cassa                  r = tasso di mercato                P = prezzo

Duration Risk
. Il Duration Risk dipende dalla sensibilità delle obbligazioni o del portafoglio obbligazionario alle oscillazioni dei tassi di interesse. Quanto più è elevata la Duration, tanto maggiori saranno sia il potenziale di profitto in caso di diminuzione dei tassi, sia il potenziale di perdita in presenza di un rialzo dei tassi.

E

ETF (exchange traded fund). Questa sigla è utilizzata per indicare i fondi indicizzati quotati sul mercato.