A - E F - L M - Z  

F

Fondo a distribuzione di proventi. Fondo comune che distribuisce periodicamente i ricavi dell'investimento ai propri sottoscrittori. (vedi: Fondo comune)

Fondo ad accumulazione di proventi.
Fondo comune che non distribuisce proventi derivante dall'investimento dei propri sottoscrittori. I ricavi accumulati contribuiscono a incrementare il valore delle quote del fondo. (vedi: Fondo comune)

Fondo blend
. Il fondo blend è un fondo d'investimento non orientato ad uno specifico stile d'investimento(ad esempio growth o value). A seconda della situazione di mercato, un blend fund può evidenziare una tendenza di stile growth, value, oppure nessun orientamento definito.

Fondo chiuso
(closed end fund). Fondo di investimento caratterizzato da un numero di quote prestabilite, che vengono assegnate ai sottoscrittori in funzione della quota di capitale posseduta. (vedi: Fondo comune - Quota)

Fondo comune
(mutual fund). Sistema di investimento che prevede l'affidamento del capitale, raccolto presso una pluralità di risparmiatori, ad un investitore istituzionale (banca, compagnia di assicurazione, sim) che investe in valori mobiliari. La somma totale dei versamenti dei sottoscrittori rappresenta il patrimonio del fondo. La remunerazione dei sottoscrittori è determinata dalla differenza tra il valore di acquisto e di vendita delle quote. (vedi: Quota)

Fondo comune aperto
(open end fund). La sua caratteristica peculiare è data dalla possibilità offerta ai sottoscrittori di entrare e uscire liberamente dall'investimento. Questa facoltà determina, però, fluttuazioni del patrimonio del fondo, che aumenta in seguito a nuove sottoscrizioni e diminuisce a fronte di richieste di riscatto.

Fondo comune azionario
(equity mutual fund). Fondo comune di investimento che concentra la maggior parte del suo patrimonio (almeno il 70%) in azioni.

Fondo comune bilanciato
(balanced mutual fund). Fondo comune di investimento che persegue una strategia di diversificazione degli investimenti tra azioni e obbligazioni. Affinché un fondo possa essere definito bilanciato deve avere una quota di investimento azionario non superiore al 70% e non inferiore al 20%.

Fondo comune flessibile
(flexible mutual fund). Fondo comune di investimento che lascia ampia discrezionalità al gestore, che non ha vincoli specifici nella composizione dell'asset allocation. (vedi: Asset allocation)

Fondo comune obbligazionario (bond fund) Fondo comune di investimento specializzato nell'investimento in titoli obbligazionari; non possono investire in titoli azionari ad eccezione dei fondi obbligazionari misti, per i quali vi è un limite massimo del 20% investibile in azioni. (vedi: Corporate)

Fondo comune obbligazionario convertibile.
E' un fondo che investe principalmente in obbligazioni convertibili, ossia titoli di debito che danno l'opportunità a chi li detiene di convertirli in azioni in una determinata finestra temporale.

Fondo comune obbligazionario corporate.
Fondo che investe principalmente in titoli obbligazionari emessi da società per azioni e che, generalmente, solo in modo residuale investe in titoli di stato.

Fondo comune obbligazionario governativo.
Fondo che investe principalmente in titoli di stato e che, generalmente solo in modo residuale investe in titoli obbligazionari emessi da società per azioni.

Fondo comune obbligazionario High Rating.
Fondo che investe principalmente in titoli di natura obbligazionaria caratterizzati da un elevato standing creditizio, ossia in obbligazioni o titoli di stato la cui valutazione non sia inferiore a BBB. (vedi: Rating)

Fondo comune obbligazionario High Yield.
Fondo che investe principalmente in titoli di natura obbligazionaria caratterizzati da un'elevata cedola. Solitamente si tratta di obbligazioni societarie o titoli di stato dei cosiddetti Paesi Emergenti caratterizzati da una valutazione al di sotto della tripla B, potenzialmente più redditizi, ma anche più rischiosi in quanto incorporano un rischio di insolvenza maggiore. (vedi: High Yield - Rischio)

Fondo comune obbligazionario misto.
E' l'unico fondo obbligazionario che può detenere in portafoglio strumenti azionari. La soglia massima di azioni è fissata nel 20% del patrimonio del fondo.

Fondo di fondi (fund od funds).
Sono quei fondi che investono il loro intero patrimonio in quote di altri fondi.

Fondo di investimento immobiliare
(real estate investment trust). Fondo comune di investimento che concentra il suo patrimonio in attività immobiliari o in partecipazioni in società immobiliari. I fondi immobiliari sono generalmente fondi chiusi, anche perché l'investimento in immobili rende difficile consentire continui ingressi e uscite. (vedi: Fondo chiuso)

Fondo di settore
(sector fund). Fondo comune di investimento specializzato nell'investimento in titoli di società che operano nel medesimo settore.

Fondo etico
(ethic fund). Fondo comune di investimento che, in base al proprio statuto, investe il proprio patrimonio in società che soddisfano determinati requisiti ambientali o umanitari. I fondi etici possono prevedere lo stacco periodico di una cedola in favore di organizzazioni senza scopo di lucro.

Fondo growth
. Il fondo growth è un fondo azionario la cui politica di investimento è orientata soprattutto alla selezione di aziende caratterizzate da elevati valori di crescita.

Fondo indicizzato
(indexed fund). Fondo il cui mandato di gestione consiste esclusivamente nell'ottenere una performance almeno pari a quella di un indice denominato benchmark. Tale risultato può essere ottenuto replicando la composizione dell'indice o adottando strategie di minimizzazione del tracking error. (vedi: Benchmark - Tracking error)

Fondo inflation linked
. Fondo che investe in inflation linked bond, cioè titoli che limitano il rischio di variazione dei tassi d'interesse all'andamento dei tassi reali. Si esclude in tal modo il rischio di movimenti inaspettati dell'inflazione.

Fondo monetario
(money market fund). Si indica quel fondo comune di investimento che effettua investimenti in strumenti finanziari a breve termine, come pronti contro termine, Buoni del tesoro, accettazioni bancarie, ecc. (vedi: Debito Investimento minimo piano Fondo comuneBreve termineDebito a breve termineTermine)

Fondo pensione
(pension funds). Deposito in cui vengono versati contributi a scadenza periodica al fine di garantire un capitale finale o un piano pensionistico. Sono gestiti da investitori istituzionali, istituzioni bancarie e compagnie assicurative.

Fondo value
. Il fondo value è un fondo azionario la cui politica di investimento è incentrata soprattutto su azioni che, secondo i tradizionali criteri di valutazione (per esempio price to book ratio, price earnings ratio, price to cash flow ratio, price to sales ratio, ecc.), sembrano avere quotazioni favorevoli.

G

G.P.F. Questa gestione del risparmio di tipo individuale è caratterizzata dall'investimento del patrimonio del cliente in quote di fondi comuni e SICAV. I vantaggi delle G.P.F. sono quelli propri delle gestioni individuali, cioè l'investimento personalizzato, e quelli delle gestioni collettive, prima fra tutte l'ampia diversificazione del portafoglio.

G.P.M.
In questo tipo di gestione il capitale conferito dal cliente è investito in un portafoglio diversificato di strumenti finanziari, come titoli, quote di fondi, derivati, ecc…Ulteriore differenza tra le due gestioni patrimoniali, è che nella G.P.M. il capitale investito dal cliente non viene assorbito da un patrimonio complessivo gestito a monte e in modo comune per tutti i clienti, ma rimane di diretta proprietà del risparmiatore. Inoltre, bisogna considerare che al fine di garantire un'adeguata diversificazione, questo servizio di gestione del risparmio di tipo individuale richiede un patrimonio più consistente rispetto a quello che occorrerebbe nel caso di sottoscrizione di un fondo.

Gestione a ritorno assoluto.
E' un tipo di gestione che sfrutta in pieno tutte le opportunità offerte dalla direttiva Ucits III. Questo tipo di gestione mira ad ottenere rendimenti positivi superiori a quelli "garantiti" dagli strumenti del mercato monetario in qualsiasi condizione dei mercati e mantenendo un profilo di rischio contenuto. Per fare ciò i manager dei fondi che adottano tale "strategia" si avvalgono di tecniche di gestione molto simili a quelle utilizzate dai fund manager degli hedge fund, utilizzando ampiamente gli strumenti derivati, non solo per fini di copertura, ma anche in ottica di vero e proprio investimento.

Gestione attiva.
A differenza della gestione passiva, questo tipo di modalità di gestione si pone come obiettivo un rendimento maggiore al benchmark. Tale proposito è raggiungibile mediante il market timing (attività volta ad anticipare il mercato), e/o lo stock picking (attività volta a selezionare alcuni titoli a discapito di altri). (vedi: Gestione passivaBenchmarkMarket timing Stock picking)

Gestione passiva.
In questo caso la gestione dei fondi comuni d'investimento ha come obiettivo principale il mantenere il valore del portafoglio in linea con il valore del benchmark. (vedi: BenchmarkGestione attiva)

H

Hedge Fund. E' un fondo di investimento che utilizza particolari metodologie di investimento che fanno ampio ricorso all'utilizzo di strumenti derivati. La principale caratteristica che contraddistingue questi fondi è la ricerca del rendimento assoluto, indipendentemente dall'andamento dei mercati. In sostanza gli hedge fund tendono a decorrelarsi dai principali mercati finanziari alla ricerca dell'alfa, quella particolare componente della performance che non dipende dalla direzionalità dei mercati. Per la particolare complessità del prodotto il legislatore italiano ha ritenuto opportuno fissare una soglia minima di ingresso molto elevata (500mila euro) che di fatto impedisce l'utilizzo di tale strumento ai piccoli risparmiatori. Di contro, i fondi comuni di nuova generazione, i cosiddetti UCITS III, possono investire in tali strumenti sino ad un ragguardevole 20%, consentendo all'investitore medio di possedere indirettamente qualche quota di hedge funds.

High Watermark (HWM). E' un sistema di calcolo delle commissioni di incentivo che determina tali commissione in relazione ad un livello di performance ottenuto dal fondo in questione nel passato. Solo al superamento di tale livello storico il gestore del fondo potrà prelevare nuovamente le commissioni di incentivo. Ne esistono due tipi: l'HWM Assoluto e quello Relativo. Il primo prevede che  la provvigione di incentivo può essere applicata solo se il valore della quota sia superiore a quello più elevato mai raggiunto in precedenza; nel secondo caso, invece, la provvigione di incentivo può essere applicata solo se la differenza tra la performance del fondo e quella dell'indice di riferimento sia superiore a quella mai realizzata in precedenza. (vedi: Commissioni)

High Yield. Con tale termine si definiscono quegli strumenti di natura obbligazionaria caratterizzati da cedole elevate. I titoli high Yield sono caratterizzati da rendimenti più consistenti, ma incorporano anche un rischio di default (insolvenza) maggiore. I fondi comuni obbligazionari che appartengono a tale tipologia, dunque, investono principalmente in questi titoli e sono mediamente più rischiosi rispetto agli altri fondi obbligazionari. (vedi: Fondo comune obbligazionario High Yield )

I

Index fund. Fondo che ha come obiettivo quello di replicare l'andamento di portafoglio di riferimento, senza alcuna pretesa di offrire rendimenti superiori.

Indice di Modigliani.
Fa parte dei cosiddetti indicatori RAP (Risk Adjusted Performance). Misura quale sarebbe dovuto essere il rendimento del fondo se questo avesse avuto la medesima volatilità del benchmark. Attraverso questo indice si cerca di confrontare i fondi con obiettivi simili di investimento portandoli ad un uguale livello di rischio, facendo cioè variare la loro rischiosità fino a farla coincidere con quella del benchmark e misurando il rendimento di questi fondi "modificati".

Indice di Sharpe
(Sharpe index). È un indicatore di rendimento corretto per il rischio (risk-adjusted performance ratio) e consiste nella differenza tra il rendimento del fondo rispetto a quello dell'attività risk free, il
tutto rapportato al  rischio espresso come deviazione standard del fondo stesso. Rappresenta un indicatore dell'abilità del gestore di remunerare l'investitore con rendimento superiori a fronte di rischi superiori: più alto è il valore dell'indice di Sharpe, migliore è l'efficienza del gestore. (vedi: Deviazione standard).

Indice di Sharpe modificato adottato da CFS Rating:

Rendimento del fondo j
 deviazione standard del fondo j

Indice di Sortino. È un indicatore corretto per il rischio molto simile a quello di Sharpe con la differenza che l'extrarendimento rispetto all'attività priva di rischio viene rapportato al downside risk, che a sua volta è calcolato come la media degli scostamenti negativi del rendimento del fondo da quello dell'attività free-risk. L'indice di Sortino si concentra sulla parte negativa della deviazione standard e sulla distribuzione asimmetrica della probabilità (skewness) analizzando principalmente la serie di rendimenti negativi giornalieri trascurando il comportamento del sistema nelle fasi di rialzo. Dà una corretta analisi sulla rischiosità e sul comportamento del portafoglio nelle fasi negative. Indica pertanto la capacità del gestore di remunerare l'investitore con extrarendimenti rispetto all'attività priva di rischio a fronte del rischio di perdite assunto (vedi: Rischio al ribasso).

Sortino Ratio =

= Rendimento del fondo j
= Tasso risk free
Downside Risk  (vedi: Rischio al ribasso).

Indice di Treynor. E' un indice di rendimento aggiustato per il rischio. Si ricorre all'indice di Traynor quando la definizione di rischio per l'investitore non è il rischio totale, cioè quello espresso dalla deviazione standard, ma quello sistemico espresso dal coefficiente Beta. E' simile all'indice di Sharpe sia per modalità di calcolo che per interpretazione. La differenza sta nel fatto che l'eccesso di rendimento del titolo, del portafoglio o del fondo rispetto al tasso risk free, viene, nel caso del Treynor ratio rapportato al beta dell'attività. Più questo rapporto è elevato più il prodotto è interessante. Un confronto dei fondi sulla base di questo rapporto ha senso però solo per fondi di una stessa categoria. (vedi: Indice di Sharpe).

 Rendimento del fondo j
 Tasso risk free

Information ratio. Indicatore della validità della gestione tattica di un fondo ed è il rapporto tra l'extra-rendimento di un portafoglio rispetto al benchmark e la sua tracking error volatility. Misura la capacità del manager di battere il mercato.

    

= Tracking Error
= Tracking Error Volatility
Rendimento del fondo j
Rendimento del benchmark

 

Investimento minimo piano. Somma da versare all'atto della prima sottoscrizione delle quote del fondo. La partecipazione ai piani di accumulo (PAC) consente di ripartire l'investimento complessivo nel tempo e prevede il versamento di un importo iniziale seguito da ulteriori versamenti periodici successivi.

Investimento minimo unica soluzione. L'investimento minimo richiesto all'atto della prima sottoscrizione, e  per i successivi versamenti, delle quote di un fondo in modalità PIC. Tale procedura comporta il versamento subito per intero del controvalore delle quote che si è deciso di acquistare.

L

Leva. Effetto in base al quale risulta amplificato l'impatto sul valore del portafoglio delle variazioni dei prezzi degli strumenti finanziari in cui il fondo è investito. E' espressa dal rapporto tra il valore delle posizioni aperte ed il capitale investito. La leva si ottiene con l'utilizzo degli strumenti finanziari derivati che consentono di acquistare o vendere attività finanziarie per un ammontare superiore al capitale posseduto e di beneficiare di un rendimento potenziale maggiore. A  rendimento potenziale maggiore, ovviamente, è associato un grado di rischio più elevato.

Large Cap.
Sono società con una capitalizzazione di Borsa (grandezza data dal prezzo di mercato corrente moltiplicato per il numero di azioni in circolazione) di oltre 5 miliardi di euro. La ripartizione in base all'ammontare della capitalizzazione di mercato non è netta, viene assunta una misura convenzionale. (vedi: Small Cap)